8 gennaio 2020 – Info Pillole

ASD E REGISTRATORE CASSA “TELEMATICO”

Molte ASD/SSD, pur non essendo obbligate, usano un registratore di cassa. Questo strumento permette, se appositamente programmato, di avere automaticamente un riscontro sulla tipologia delle entrate che caratterizza la vita economica del sodalizio sportivo. E ciò facilita non solo la gestione delle incombenze fiscali (per gli incassi “commerciali”) ma anche la redazione del Rendiconto annuale.
I casi più frequenti sono legati alla gestione di centri sportivi polivalenti, che affiancano alla offerta sportiva anche attività commerciali connessa e non (bar, vendita e noleggio attrezzature, ecc.).
Dal 01.01.2020 prevede uso di Registratori in grado di trasmettere elettronicamente i dati sulle entrate commerciali all’Agenzia delle Entrate.
Allo stato attuale della normativa:
– Le ASD/SSD che sono in L.398/91 sono esonerate dall’obbligo di trasmissione telematica dei “corrispettivi elettronici”
– Le ASD/SSD che NON sono in L.398/91 saranno obbligate alla trasmissione telematica dei “corrispettivi elettronici” (quelli con fatturato superiore a 400.000 già dal 01.07.2019).
Ricordo che per gli acquisti di Registratori di cassa abilitati alla trasmissione è riconosciuto un credito di imposta pari al 50% della somma spesa con un massimo di 250 euro.

 

CARTELLA NOTIFICATA AL LEGALE RAPPRESENTANTE

La Cassazione n. 19985/2019 ha dichiarata legittima la cartella di pagamento notificata direttamente al L.R. di una ASD, sebbene gli atti prodromici ovvero l’avviso di contestazione e l’avviso di accertamento siano stati precedentemente notificati solo alla ASD (e non anche al L.R.).
Sebbene la responsabilità personale del Legale Rappresentante di una ASD non è insita semplicemente nella carica rivestita ma va giustificata dall’attività negoziale effettivamente svolta in nome e per conto della ASD, con questa sentenza si dimostra come, in ogni caso, il patrimonio del L.R. rappresenta una sorta di “fideiussione” a garanzia dei terzi.
Per i debiti fiscali, in particolare, il Legale Rappresentante non può “liberarsi” dalla corresponsabilità dimostrando di non avere effettivamente partecipato alla gestione della ASD. La sottoscrizione della dichiarazione dei redditi della ASD da parte del L.R., infatti, presuppone l’espletamento di tutte le verifiche necessarie per il corretto adempimento degli obblighi tributari rendendolo “compartecipe” di eventuali violazioni.

 

ESENZIONE COMPENSI ANCHE PER I PREPARATORI

L’esenzione fiscale e contributiva (fino a 10.000 euro anno) dei compensi erogati ai collaboratori di ASD/SSD per l’esercizio di attività sportiva dilettantistica va riconosciuta anche a quelle mansioni di “formazione e preparazione” anche non finalizzate alla partecipazione ad eventi sportivi.
Lo ha ribadito la Cassazione (sezione lavoro n.24365/2019) giudicando il caso di compensi erogati ad istruttori per corsi di “acquaticità” e “ginnastica in acqua” non collegati ad eventi e manifestazioni ma solo finalizzati al benessere e alla rieducazione fisica della persona.
Questa sentenza, che si aggiunge ad altre in tema “lavoro”, rafforza la posizione di molte ASD/SSD che gestiscono palestre, aree fitness, sale pesi, ecc. partecipando raramente a gare o eventi sportivi.
Ricordiamo, però, che dal 2019 al fine di conservare l’iscrizione al Registro CONI e tutte le agevolazioni connesse (comprese quelle legate ai compensi sportivi) tutte le ASD/SSD devono dare conto, per il tramite del proprio ente affiliante, degli eventi sportivi a cui hanno partecipato durante l’anno.

 

STATUTO ASD – L’INOPPORTUNO USO DEI “FACSIMILI”

La costituzione di una ASD è una fase molto delicata, poichè cristallizza le regole di funzionamento del sodalizio, attraverso la stipula e la registrazione degli atti sociali (atto costitutivo e statuto).
L’uso di facsimili o (peggio) copie di altri Statuti è assolutamente da evitare.
Le modalità di ammissione ed esclusione dei soci, ad esempio, potrebbero prevedere iter articolati, come ad esempio:
– Richiesta scritta da parte del terzo a far parte del sodalizio;
– Convocazione del Consiglio Direttivo per discussione sulle richieste ricevute;
– Riunione e delibera di ammissione da parte del Consiglio Direttivo;
– Iscrizione libro soci;
Ricordiamo che l’iscrizione al libro soci è il momento dal quale è possibile usufruire della esenzione fiscale dei “corrispettivi specifici” ricevuti dai soci. Per cui, nell’esempio fatto, l’eventuale corrispettivo per l’abbonamento mensile ai corsi sportivi, effettuato in pendenza dell’iter di ammissione, sarebbe tassato (IVA e IRES).
Al contrario una clausola statutaria che preveda l’immediata acquisizione dello status di socio al’atto dell’accettazione della domanda (scritta) da parte del Presidente, salvo ratifica a cura del CD sburocratizzerebbe la procedura interna e anticiperebbe i tempi di fruizione delle agevolazioni fiscali.