5 dicembre 2019 – Info Pillole

RIPRISTINO LICENZA UTF PER BAR ASD

Entro il 31.12.2019 i Bar connessi a Circoli privati e/ sportivi (e non solo), sorti successivamente al 29.08.2017, dovranno presentare la denuncia “fiscale” per la vendita dei prodotti alcolici, attivando la relativa licenza presso l’Ufficio Dogane (licenza UTF).
Questo obbligo era stato soppresso proprio due anni fa ed oggi riguarda, dunque, tutti coloro i quali hanno usufruito del predetto esonero e tutti i Bar (privati e pubblici) che abbiano avviato l’attività dal 30.06.2019.

 

LE ASD NON VENDONO SERVIZI

Durante la promozione delle proprie attività le ASD devono prestare molta attenzione ai mezzi che usano ed ai messaggi che trasmettono.
Bisogna evitare di ingenerare l’idea di voler semplicemente “vendere” cose o servizi.
Non a caso la L.289/2002 impone di chiarire nella denominazione ed in tutti i segni distintivi o comunicazioni rivolte al pubblico, la propria identità di ASD, evidenziando le finalità sportive dilettantistiche.
Anche un semplice indirizzo mail mal concepito (es. “pinco.service@” o “corsi.online@”) può creare confusione ed insospettire chi deve vigilare.
Quanto sopra va valutato attentamente soprattutto per le oramai consuete attività “social”. Spesso viene esposto un vero e proprio messaggio commerciale quando ad es. si tende a dare troppo risalto alla vendita dei servizi (anche non sportivi) o perchè vengono messe in risalto tariffe  e/o scontistiche particolari.
Ciò che dovrebbe prevalere, a mio avviso, è la “mission”, le iniziative, gli eventi, in pratica elementi che di fatto diffondano la cultura dello sport sensibilizzando le persone per avvicinarle al sodalizio. La circostanza che i soci possano usufruire anche di servizi a pagamento è bene che sia un aspetto secondario.

 

POSSIBILE RETRIBUIRE IL PRESIDENTE?

Nelle ASD di modeste dimensioni accade spesso che il Presidente o altri componenti del CD svolgano varie prestazioni a pagamento (es. allenatori o istruttori).
E’ anche possibile percepire anche un compenso (o rimborso spese/gettone di presenza) quale componente del consiglio direttivo ma senza poter godere dell’agevolazione prevista per i compensi sportivi (e amministrativo gestionali). Al contrario di questi ultimi (esentasse fino a 10.000 euro l’anno), i compensi agli amministratori sono tassati fiscalmente quale reddito assimilato al lavoro dipendente.
L’importante è verificare che tali opzioni non siano preclusi dallo Statuto sociale.
ATTENZIONE alla misura del compenso, stante il divieto di distribuzione di utili anche in forma indiretta. Alcune indicazioni:
– valutare il compenso in proporzione all’attività svolta, alle responsabilità assunte e alle specifiche competenze;
– le retribuzioni (o compensi) NON devono essere superiori del 40% rispetto a quelli previsti, per le medesime qualifiche, dai contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali stipulati da associazioni sindacali.

 

OBBLIGO DENUNCIA TARI PER ASD

Quando una ASD prende in locazione (comodato) un immobile per esercizio della propria attività deve anche preoccuparsi di denunciare il possesso delle mura al Comune, ai fini della corretta applicazione della TARI (tassa per servizio smaltimento rifiuti).
Questo passaggio sfugge ai più e le conseguenze sono spesso economicamente rilevanti.
Una recente pronuncia della Cassazione (n.13486/2019) ha confermato che, in tema di TARI, qualora la denuncia originaria sia stata incompleta, infedele oppure omessa, la sanzione va applicata anche per gli anni successivi al primo, con riferimento ad ogni singolo anno di imposta (istituito della “continuazione”).
Questa sentenza muove dal disconoscimento di una esenzione (riduzione) di imposta, vigente in uno specifico Comune, per l’omessa denuncia da parte della ASD del possesso dei requisiti necessari per avere l’agevolazione. L’Associazione è stata condannata a pagare, oltre al tributo dovuto, la sanzione (omessa denuncia ai fini TARI) per ogni anno in cui permaneva l’omessa denuncia.
Sentenza discutibile a mio parere, ma comunque un pericoloso precedente (non l’unico) e, soprattutto, un monito ai Dirigenti Sportivi sugli obblighi successivi alla stipula di un contratto di locazione (comodato) immobiliare.